Cari amici, oggi mi dilungherò un po’ più del solito, presentando un buon numero di parametri, sia per la loro classifica regionale odierna, sia per il loro andamento nel corso circa dell’ultimo mese. Devo dire però che non so se valga la pena di dilungarsi, visto che la situazione pandemica sembra stagnante, a dispetto delle molte (ma discontinue!) misure di contenimento prese dal governo e dai governi regionali. Tutto sembra essersi fermato, pur con varie oscillazioni. La pandemia non da segni di estinguersi e neppure ridursi. In questo quadro generale, purtroppo il Veneto resta sempre in prima (anzi primissima) linea, tanto è vero che risulta una delle 5 regioni per le quali nella prossima settimana non sarà possibile decretare le restrizioni da zona gialla, ma dovrà sottostare a quelle da zona arancione. A dire il vero, si parla addirittura di Veneto regione rossa a partire dal 15 Gennaio. Non voglio però fare il menagramo e vengo quindi alla presentazione dei dati. Oggi ho deciso di presentarli “in ordine di gravità”, cominciando dal numero di positivi e finendo col numero di morti. Come al solito, se avete problemi nella lettura dei grafici, vi invito a consultare questa pagina. Nella lettura dei grafici vi ricordo che è importante guardare ogni volta i colori riferiti alle varie regioni esaminate, perchè questi colori possono cambiare di volta in volta. Inoltre, per rendere più significativi gli andamenti nel tempo dei vari parametri e le classifiche regionali, in tutte le figure, a parte quella che si riferisce al rapporto positivi/tamponi, i numeri riportati sono relativi ad ogni 100000 abitanti delle varie regioni e dell’Italia nel suo complesso.
Ecco allora la prima figura, che riguarda il numero totale di positivi, cioè la somma dei positivi in isolamento domiciliare, di quelli ricoverati con sintomi e di quelli in terapia intensiva.
La classifica regionale illustrata nel grafico a sinistra mostra ancora una volta il Veneto in posizione avanzata, mentre la Lombardia, che una volta era la regione con la maggiore incidenza di positivi, risulta ora in posizione defilata. L’andamento di questo parametro nell’ultimo mese mostra in generale una prima fase di discesa, seguita poi da una stabilizzazione con lieve tendenza alla crescita. In questo grafico, il Veneto ha un andamento peculiare, con una forte discontinuità in corrispondenza del giorno di Natale (gran numero di dimissioni ??).
La prossima figura si riferisce al numero di ricoverati con sintomi per ogni 100000 abitanti.
In questo caso, nella classifica regionale odierna, il Veneto è preceduto (anche se di poco) da regioni importanti, quali Piemonte ed Emilia, mentre l’andamento nell’ultimo mese di questo parametro illustra perfettamente la situazione di stallo, se si eccettua il Piemonte che mostra invece una decisa discesa del numero di ricoverati.
Il terzo parametro che mostro è quello che si riferisce al numero di ricoverati in terapia intensiva per ogni 100000 abitanti.
Qui il Veneto torna a primeggiare, sia per la classifica regionale odierna (grfico a sinistra) che per l’andamento dei numeri nell’ultimo mese (grafico a destra), nel quale la mia regione mostra un andamento costante e numeri sempre di gran lunga superiori a quelli delle altre regioni. Come al solito il dato di Trento non va considerato significativo, a causa del numero di abitanti della provincia autonoma, estremamente ridotto rispetto a quello del Veneto.
Andando in “ordine di gravità” ci tocca ora considerare il parametro relativo al numero di decessi, illustrato dalla figura che segue.
Ancora il Veneto in primo piano, sia per quanto attiene alla classifica regionale odierna (a sinistra nella figura) che nello sviluppo temporale durante l’ultimo mese, nel quale la mia regione, quasi fosse motivo di vanto, sembra non voler cedere la prima posizione, con circa due decessi al giorno ogni 100000 abitanti. Per quanto riguarda l’andamento generale, anche il numero di decessi, dopo una prima fase di discesa, a partire circa dall’inizio dell’anno, mostra una tendenza alla crescita.
Vengo ora al parametro forse più significativo, che è il rapporto tra nuovi positivi e tamponi effettuati, cui si riferisce la figura seguente.
Il dato relativo a questo parametro è in decisa crescita, a partire già dal 20 Dicembre circa, un po’ in tutta Italia. In particolare, negli ultimi giorni la Sicilia mostra una crescita preoccupante. In questo caso il Veneto, partendo da valori estremamente alti (quasi 25%), è sceso negli ultimi giorni al di sotto del 20%, restando sempre su valori molto alti.
Infine mostro un’altra figura che mi sambra importante, cioè il confronto tra gli andamenti di due parametri quali il numero di nuovi positivi e quello dei guariti. E’ evidente che se il secondo numero è maggiore del primo le cose stanno andando bene. Viceversa se il primo numero (nuovi positivi) supera il secondo (guariti).
La figura mostra che, a parte proprio il Veneto, le altre regioni riportate nei grafici sono in una situazione di peggoramento della pressione sulle strutture sanitarie, nel senso appunto che il numero di nuovi positivi supera quello dei guariti. La forte discontinuità del Veneto nei giorni attorno al Natale corrisponde a quella mostrata nella prima figura che vio ho illustrata oggi (gran numero di dimessi prima del Natale).
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