Cari amici, non ci sono cambiamenti di rilievo rispetto a qualche giorno fa, quando il 25/11 ho aggiornato l’ultima volta il sito. Le tendenze non sono cambiate, si sono solo stabilizzate e questo deve indurre a molta prudenza. L’impressione è che il virus sia in standby, in attesa che noi si faccia una mossa falsa per riprendere a dilagare a suo piacimento. Dunque… niente mosse false!
I grafici che presento sono simili a quelli già presentati l’ultima volta. Comincio col presentare l’andamento del rapporo nuovi_positivi/tamponi, che è un parametro chiaramente correlato con il famoso indice di contagio R_t.
E’ indubbiamente confortante vedere il suddetto rapporto continuare la discesa in Lombardia e globalmente in Italia. Noto però con preoccupazione che in Veneto e in Puglia la situazione è in stallo. Il rapporto positivi/tamponi non diminuisce.
Stesso discorso per il numero di ricoverati e per quello delle terapie intensive (figura qui in basso)
Riguardo a questi due parametri, anzi, il Veneto e la Puglia sono ancora in crescita, a differenza della Lombardia e dell’Italia nel suo complesso.
La prossima figura è ormai costantemente presente nelle mie analisi. La ragione, come ho già detto altre volte, è che ritengo il confronto tra gli andamenti dei nuovi positivi e dei guariti, molto importante per valutare la possibile criticità nella tenuta del sistema sanitario nazionale e regionale.
Anche in questo caso è confortante vedere come la Lombardia (la regione decisamente più colpita da questa pandemia) abbia superato in turn-over, cioè il momento in cui il numero giornaliero dei guariti supera quello dei nuovi positivi. Per l’Italia nel suo complesso i numeri attualmente si equivalgono, mentre per le altre tre regioni ancora non ci siamo.
Infine, il grafico che segue mostra che purtroppo il numero di decessi è ancora molto (troppo!) alto e, tranne che (ancora una volta) per la Lombardia, non ci sono segni convincenti che sia iniziata una discesa.
Non resta che sperare che le tendenze al miglioramento riscontrate per la maggior parte dei precedenti parametri si rifletta finalmente anche sul tragico dato dei decessi giornalieri (numeri da vera ecatombe!).
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