9 Novembre

Oggi mostrerò invece l’andamento nel tempo e la classifica delle regioni per il dato a mio parere più importante: il rapporto nuovi_positivi/tamponi_effettuati.

I due grafici che seguono mostrano appunto l’andamento nel tempo (dalla fine di Settembre) del suddetto rapporto per le sei regioni usate nei grafici di ieri e la classifica regionale (per tutte le regioni) odierna del suddetto rapporto. Negli istogrammi del grafico qui sotto (andamento da fine Settembre per le sei regioni) ogni colore si riferisce ad una regione. Gli istogrammi non sono sempre chiaramente leggibili perchè nel grafico le diverse regioni (diversi colori) si sovrappongono in giorni diversi.

Per rendere un po’ più chiara la situazione, nel grafico qui sotto riporto separatamente l’andamento temporale (a partire dalla fine di settembre) del rapporto positivi/tamponi per l’Italia e per le tre regioni maggiori (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna). Si vede che il dato è estremamente variabile (rumore statistico) con delle periodicità più o meno settimanali particolarmente visibili nel caso dell’Emilia. Nel complesso, al netto della rapida crescita, si intravede negli ultimi giorni una tendenza all’appiattimento particolarmente evidente dove la variabilità statistica è minore (l’Italia intera).

Il grafico che segue è la classifica regionale dei dati odierni sul rapporto positivi/tamponi e mostra che tre delle regioni del nostro campione (Lombardia, Trentino e AltoAdige) hanno avuto oggi percentuali ben superiori al 20%, mentre Veneto, Emilia Romagna e Friuli sembrano essere in una situazione migliore (percentuali attorno al 15%). Ribadisco tuttavia che, a causa della variabilità di cui sopra, questa classifica può essere piuttosto diversa da un giorno all’altro.

Presentazione

Mi chiamo Giovanni Fasano, sono un astronomo in pensione e in questo periodo di (quasi) fermo dovuto al Covid19 ho passato un po’ di tempo a scrivere un programmino per visualizzare i dati relativi alla pandemia in Italia, che scarico ogni giorno direttamente dal sito della Protezione Civile.

Il programma ha due modalità di esecuzione:

1) può visualizzare l’andamento di uno dei dati (a scelta) messi a disposizione dalla Protezione Civile, dall’inizio della pandemia fino ad oggi, per un certo numero di regioni (anche queste a scelta) e, volendo, per l’Italia intera.

2) può mostrare uno dei dati (a scelta) in ordine crescente per tutte le regioni in un certo giorno, anche questo a scelta (di solito userò il dato relativo alla data riportata all’inizio della sezione del giorno).

Il giorno 18/11/2020 ho introdotto un’altra modalità di visualizzazione per l’andamento dei dati. Questa modalità vi mostrerà, giorno per giorno e per le regioni prescelte, la variazione percentuale di un dato (anche questo scelto) rispetto al suo valore di una settimana prima.

Ogni sezione si riferisce ad un giorno e i giorni vanno all’indietro, vale a dire che troverete sempre all’inizio il giorno più recente in cui ho presentato qualcosa e poi quelli via via più lontani nel tempo…

Se avete problemi ad interpretare i grafici, vi invito a consultare le istruzioni per la corretta lettura dei grafici

8 Novembre

Comincerò oggi con i numeri della terapia intensiva. La figura qui sotto mostra l’andamento dei numeri a partire dalla fine di settembre fino ad oggi. Ho usato in ordinata la scala logaritmica, che permette di visualizzare meglio i dati anche quando le differenze tra regioni sono rilevanti

La figura qui sotto mostra invece il dato odierno della terapia intensiva per tutte le regioni in ordine crescente. Viene riportato anche il dato medio per l’Italia. Sia nel grafico precedente che in quello qui sotto si vede che la Lombardia è la regione nella quale i numeri della terapia intensiva sono di gran lunga maggiori, mentre Veneto ed Emilia seguono a grande distanza. Infine, Friuli, Trento e Bolzano hanno numeri decisamente più bassi.

La situazione cambia drasticamente se si rapportano i numeri alla popolazione delle regioni. Le due figure che seguono sono analoghe alle precedenti, ma riportano i numeri ogni 100000 abitanti. Nel primo grafico, quello relativo all’andamento nel Veneto e regioni confinanti, si vede che ora la regione con numeri maggiori è l’Alto Adige, mentre la Lombardia passa in seconda posizione e le altre (incluso il Veneto) hanno percentuali più o meno simili e decisamente più basse. Nel secondo grafico, oltre all’Alto Adige, spicca la prima posizione della Val d’Aosta, mentre Lombardia e Veneto sono più defilate.

I due grafici che seguono riguardano la classifica regionale del numero dei deceduti nella giornata odierna. Il primo riporta i numeri assoluti, mentre il secondo riporta quelli relativi al numero di abitanti. Anche in questo caso si vede che la classifica cambia drasticamente se si passa dai numeri assoluti a quelli per 100000 abitanti.