3 Gennaio

Cari amici, siamo nel nuovo anno che tutti aspettavamo con la speranza che si riveli alla fine un anno migliore di quello a dir poco ‘sfigato’ che ci siamo appena lasciati alle spalle. Per parte mia, anche nel nuovo anno vi tediarò con le solite considerazioni e i soliti grafici che ottengo dall’analisi dei dati pubblicati giornalmente dalla Protezione Civile. Come al solito, se avete dubbi sul significato dei vari tipi di grafici, potete cercare spiegazioni in questa pagina.

Vi anticipo che, nonostante le norme restrittive che il governo ci ha ‘inflitto’ durante le feste natalizie, la situazione non è molto cambiata negli ultimi giorni. Infatti i grafici che vedrete sono abbastanza simili agli ultimi che vi ho mostrato il giorno 28/12/2020.

I dati sul numero di ricoverati con sintomi Covid19 per ogni 100000 abitanti sono illustrati nella figura qui sotto

La classifica regionale odierna (grafico a sinistra) mostra il Veneto nelle prime posizioni, preceduto però da regioni di peso come il Piemonte e l’Emilia. La maggior parte delle regioni nel grafico a destra mostra tuttavia una tendenza alla decrescita (forte nel caso del Piemonte) o alla stabilità. Il veneto è in leggera crescita, ma il dato non sembra preoccupante.

La situazione del Veneto è invece preoccupante per quanto riguarda il numero di pazienti in terapia intensiva per ogni 100000 abitanti (figura qui sotto)

In effetti, quello che preoccupa seriamente non è tanto il dato giornaliero, illustrato dalla classifica regionale nel grafico a sinistra, quanto l’andamento di questo importante valore, che per il Veneto è decisamente in controtendenza rispetto alle altre regioni riportate nel grafico a destra.

Un altro parametro, cruciale per definire la situazione epidemiologica e nel quale il Veneto dimostra la sua anomalia, è il rapporto (nuovi positivi)/(tamponi effettuati).

La figura qui sopra vede il Veneto distaccare tutte le altre regioni sistematicamente (anche oggi; il dato del Trentino nel grafico a sinistra non fa testo), anche se bisogna purtroppo notare nel grafico a destra che tutte le regioni e l’Italia nel suo complesso sono in evidente risalita per quanto riguarda questo parametro, che ricordo essere strettamente correlato con l’indice di contagio R_t. Questo è a mio parere il dato che più degli altri deve farci riflettere, perché indica con chiarezza che le misure restrittive non hanno avuto finora l’effetto sperato.

Infine, il dato sulla mortalità vede ancora il Veneto spiccare sulle altre regioni (grafico a sinistra; anche in questo caso la Valle d’Aosta non fa testo), specie per l’andamento nel tempo del numero di decessi che anche in questo caso è in controtendenza (cresce) rispetto alle altre regioni.

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